Il logo CE (a sinistra), indica la “conformità europea” del prodotto (vale a dire che esso risponde ai requisiti di sicurezza comunitari); ma ATTENZIONE: non vuol dire “prodotto in Europa”.
Esiste però un altro marchio CE (quello a destra) che sta per “China Export” e segnala la provenienza cinese del prodotto. In questo caso, a differenza del primo, non si da alcuna garanzia.
CURIOSITÀ: il 1^ logo (a sinistra) fu ideato da Arthur Eisenmenger, lo
stesso disegnatore che inventò pure il simbolo dell’Euro. La C e la E sono ricavate da due cerchi che si sfiorano, mentre nella versione cinese (a destra) sono più vicini
Il Barattolo è presente già da qualche anno nelle etichette di creme, cosmetici, dentifrici, saponi ecc. Il simbolo del barattolo aperto è sempre accompagnato da una cifra.
Questa cifra indica il numero di mesi durante i quali il prodotto può essere usato “senza avere effetti nocivi per il consumatore”. Non si fa quindi riferimento alla durata della sua efficacia, ma solo ad eventuali reazioni dannose.
La Clessidra indica la vera data di scadenza, quella oltre la quale un prodotto non va più usato; ed è anch’essa seguita da una cifra. Le norme europee l’hanno introdotta da alcuni mesi e nelle etichette dei prodotti la si vedrà comparire sempre più spesso.
Il Tridente Stilizzato è un simbolo legato al ramo dell’elettronica. Sulle sue estremità sono presenti un pallino, un triangolo e un quadrato. Rappresenta l’universalità di questa tecnologia (quella usb) introdotta negli anni 90. Fu una grande novità perché permise di avere un unico standard per collegare il pc a diversi accessori come la stampante, il monitor, lo scanner, ecc (mentre fino ad allora c’era stata una bolgia di standard).
Il Bluetooth (anch’esso riguarda l’elettronica) è la tecnologia wireless (senza fili) che consente di collegare un apparecchio ad un altro, o lo scambio di dati.
CURIOSITÀ: per il nome di questa tecnologia i suoi inventori si ispirarono alla storia. Scelsero il nome del re danese del X secolo Harald Blåtand (in inglese Harold Bluetooth) e come simbolo usarono le sue iniziali nell’alfabeto runico delle antiche popolazioni germaniche.
Il Pallino Tagliato da un segno verticale (simbolo dell’accensione e spegnimento) deriva dall’unione dei numeri 0 e 1. Queste cifre indicano “spento” e “acceso” nel linguaggio binario che fu adottato dai primi anni ’50 per etichettare gli interruttori elettrici.
Le Etichette dei Capi d’Abbigliamento hanno lo scopo di dare indicazioni sulla “corretta manutenzione” dei capi. Alcuni sono intuitivi e facilmente decifrabili – come il ferro da stiro con le sbarre (“non stirare”) o la mano nella vaschetta (“lavare a mano”); altri richiedono un certo sforzo di fantasia. Ad esempio i simboli sull’asciugatura: dall’orientamento delle linee si dovrebbe capire se un capo va messo ad asciugare in orizzontale o in verticale, al sole o all’ombra.
Per saperne di più visita il sito www.ginetex.net dell’Associazione Internazionale per l’Etichettatura dei Tessuti.
“e” Questo logo è “l’estimated sign” (simbolo di stima) e certifica che la misurazione del peso (o del volume) del prodotto è avvenuta secondo i criteri stabiliti dall’Unione europea. Ciò vuol dire che il peso della prodotto realmente contenuto può differire (rispetto al valore indicato in etichetta) di una quantità minima, entro limiti stabiliti dalla legge.
Il Triangolo Nero si trova nei fogli illustrativi di alcuni farmaci e indica che il medicinale è oggetto di speciale monitoraggio da parte dell‘Agenzia Europea di Farmacovigilanza. Si tratta di prodotti i cui “dati di esperienza post commercializzazione” sono ancora limitati, soggetti a studi sulla sicurezza a lungo termine oppure di medicinali autorizzati solo in particolari condizioni. NON è un avviso di “farmaco pericoloso”, ma un invito a segnalare reazioni impreviste.
Riciclabilità degli imballaggi fu disegnato negli anni 70 da un architetto americano per essere apposto solo su imballaggi in carta riciclabile. In seguito ha dato vita a varianti grafiche relative ad altri materiali: plastica, alluminio, vetro… Le 3 frecce rappresentano le 3 fasi del riciclo: la raccolta differenziata in base al tipo di materiale, il riutilizzo come nuova materia prima e l’uso del nuovo oggetto ottenuto.
Riciclabilità: Tra i loghi ispirati dal precedente simbolo della riciclabilità uno dei più diffusi è quello con le due frecce che si rincorrono in un cerchio. Indica semplicemente che il produttore ha aderito a consorzi per il recupero dei rifiuti.
La fonte dell’articolo è: http://www.focus.it/cultura/curiosita/loghi-simboli?gimg=51317&gpath=#img51317. Ad esso sono state apportate diverse modifiche (di testo, immagini e impostazione).